Carissimi genitori e ragazzi, la stagione sportiva è appena conclusa e a me non resta che ringraziarvi, augurarvi una buona estate e un arrivederci a settembre… Ovviamente resta da fare la cena di squadra per chi avrà piacere a partecipare… Vi saluto cordialmente e vi invio unitamente a tutta la Società Bissarese un mio pensiero che vi prego di leggere fino in fondo insieme ai vostri figli, commentatela e parlatene… Sono sicuro che vi darà degli spunti per iniziare al meglio la prossima stagione sportiva… Ciao a tutti!!!
Non dire mai che è solo calcio
Non dire mai “Che vuoi che sia se salta una partita” oppure un allenamento…
“Non è certo la morte di nessuno! Mica gioca in Serie A”!
Non sminuire l’impegno che ha preso e nemmeno l’impegno che mette; con il pretesto del gioco i bambini e le bambine crescono, si trasformano in ragazzi e ragazze, e saranno i futuri uomini e donne.
Rincorrendo un sogno imparano a rialzarsi, a mettere alla prova le loro convinzioni, a fortificarsi e superarsi.
E non pensare nemmeno che sia per loro un modo di passare il tempo o per voi un semplice parcheggio, un sostituto della baby sitter.
Per loro c’è tanto in quel quel campo, nuovi amici, nuove scoperte e tante prime volte: il torneo che fa dormire lontano da casa senza genitori, la doccia da fare da soli, la borsa da preparare, le cose da non perdere nello spogliatoio.
Per i genitori è la condivisione di un percorso di crescita, vedere i propri figli che si confrontano in un ambiente diverso, incontrando altre squadre, cambiando gli allenatori e compagni, ma soprattutto misurandosi con se stessi, imparando ogni volta cose nuove.
Non è solo calcio, non è solo sport!
Lo sport è scuola di vita, aiuta a crescere; fa crescere.
Gli allenamenti non preparano solo alla partita, preparano a vivere ogni giorno ed ogni giorno li fanno diventare più forti di prima.
Non è solo calcio perché in campo troveranno una metafora della vita; dovranno accettare le decisioni di altri, reagire e adattarsi, trovare la misura giusta fra obbedire senza subire, imparare dagli altri imitando, ma impareranno anche sperimentando.
In campo dovranno stare accanto a chi è più forte, misurandosi senza sminuirsi, ma saranno anche accanto ai più deboli facendoli crescere e crescendo insieme,
impareranno a sorreggere il compagno che si abbatte ma anche a manifestare loro stessi i propri sentimenti, superando la vergogna.
Non è solo calcio per quello che diventa lo spogliatoio e la squadra.
Non è solo calcio per il bene che fa quel campo, quel magico rettangolo verde, anche se a volte verde non lo è… ma anche quando è di fango fa comunque bene!
Non è solo calcio se insegna a resistere, a superare gli ostacoli, a far diventare più forte di chi si frappone fra loro e i propri sogni.
Per questo e per molto altro non è “solo” calcio, e nemmeno “solo” un gioco.
Siamo di fronte ad una magia che produce ogni giorno sogni.